Giancarlo Savi: “Il condominio deve lavorare nella direzione della costituzione della comunità condominiale”

Il fondatore di Condominio7Stelle , Giancarlo Savi, è intervenuto ai microfoni di Casa Italia Radio, nella rubrica Bricks and Music, condotta da Paolo Leccese e dal poliedrico Ing. Emiliano Cioffarelli, per parlare dell’evoluzione delle figure professionali che ruotano intorno al condominio e delle opportunità di valorizzazioni che un protocollo come quello proposto in collaborazione con il Politecnico di Milano possono essere proposte al mercato.

Condominio7Stelle è un progetto in collaborazione con il Politecnico di Milano che mira a certificare e classificare la qualità abitativa dei condomini attraverso una serie di indicatori ambientali, economici e sociali. Il progetto vuole portare ordine, trasparenza e chiarezza nel mercato dei condomini in Italia, spesso trascurato nell’ambito immobiliare. Inoltre, mira a migliorare la comunità e la solidarietà tra i residenti, creando un ambiente condominiale più confortevole e condiviso.

Il protocollo Condominio7Stelle consente ai singoli condomini di verificare e fare un check-up del proprio condominio, confrontando la situazione attuale con quella ideale come descritta dal protocollo del Politecnico di Milano. Ciò fornisce benefici sia per i condomini che per l’amministratore del condominio, consentendo loro di gestire al meglio gli aspetti legati agli investimenti e quelli immateriali, come la fornitura di prodotti e servizi in convenzione. In generale, Condominio7Stelle mira a valorizzare il concetto di comunità condominiale, recuperando i legami di solidarietà e aiuto reciproco che sono stati persi nel tempo.


L’INTERVISTA


Paolo Leccese: Buongiorno al nostro ospite di oggi, Giancarlo Savi fondatore di Condominio7Stelle.

Giancarlo Savi: Buongiorno a tutti.

Paolo Leccese: Iniziamo facendo un quadro iniziale: cosa fa, di cosa si occupa e qual è l’innovazione proposta da Condominio7Stelle.

Giancarlo Savi: Condominio7Stelle è un progetto nato in collaborazione con il Politecnico di Milano per certificare e classificare la qualità abitativa di un condominio attraverso una serie di indicatori in ambito ambientale, economico e sociale. Quindi tocca un po’tutti quelli che sono gli aspetti che impattano su questo mondo, su questo mercato, che è un mercato un pò trascurato in quanto, nell’ambito del mercato immobiliare, il condominio non è considerato non essendo un riflesso diretto dei valori.. Un aspetto rilevante è quello che abbiamo cercato di portare ordine, trasparenza e chiarezza in un mercato che aveva ed ha necessità di lavorare molto di più su questo tipo di di ambito, il condominio, che peraltro è un elemento molto diffuso in Italia essendo il Paese con il maggior rapporto al mondo fra condomini e popolazione, questa è una caratteristica di cui spesso ci dimentichiamo.

Paolo Leccese: Con Condominio7Stelle sarà possibile quindi vedere l’ambiente condominio non più come un caso di studio per sociologi ma anche come luogo dove condividere cose belle, comfort e servizi?

Giancarlo Savi: Il condominio può lavorare decisamente in questo senso lavorando su quella che mi piace definire la comunità condominiale. Perché alla fine di questo si tratta.

Paolo Leccese: Comunità condominiale mi piace.

Giancarlo Savi: Ricordiamo tutti come i nostri genitori, i nostri nonni si aiutavano l’un l’altro pur essendo a distanze decisamente maggiori rispetto a quella fra un appartamento e l’altro. Oggi questi rapporti e questa solidarietà è andata perdendosi e invece questo è un elemento che va assolutamente recuperato con un impatto che dobbiamo considerare positivo.

Paolo Leccese: Quali sono quindi i vantaggi per i singoli condomini nel far aderire il proprio condominio al protocollo Condominio7Stelle?

Giancarlo Savi: Beh, innanzitutto direi dobbiamo verificare e fare un check up al nostro condominio e verificare che tutte le nostre condizioni e i nostri parametri siano perfettamente in linea. Avere la possibilità quindi di poter confrontare quello che è l’aspetto e lo stato di salute del proprio condominio con quello che potrebbe essere la situazione ideale come quella delineata dal protocollo del Politecnico di Milano. E’ chiaro che è un aiuto importante sia per i condomini che per l’amministratore poter gestire evidentemente al meglio questi ambiti di miglioramento che, non solo si riducono agli aspetti legati agli investimenti, ma sono anche di natura immateriale perché immaginare di riempire di contenuti un condominio attraverso prodotti e servizi in convenzione che quindi non vincolano in alcun modo e non gravano sul condominio è un elemento che all’interno del protocollo viene tenuto presente e valorizzato. Ecco, questo è un esempio di miglioramento a costo zero e queste sono tutte cose che il nostro protocollo prevede.

Paolo Leccese: Sarà possibile quindi identificare in maniera molto semplice, con le stelle come per gli hotel, i requisiti di comfort, di servizi e di valore di un condominio rispetto ad un altro.

Giancarlo Savi: Hai colto perfettamente, questo è un sistema che consente di differenziare un mercato molto poco differenziato, perché, oggi, l’elemento prevalente di differenziazione è solamente quello della posizione. Sappiamo ad esempio che un condominio in centro vale di più di un condominio in periferia, ma non è detto che da un punto di vista di qualità della vita queste due situazioni corrispondano alla realtà dei fatti. Rilevare ed evidenziare meglio gli aspetti di legati alla qualità abitativa è sicuramente trasversale ed integra i dati relativi alla posizione piuttosto che alla qualità energetica che sono gli aspetti che oggi vengono maggiormente tenuti in considerazione.

Paolo Leccese: Spesso ci si dimentica che quando si compra un appartamento si acquista anche dell’altro.

Giancarlo Savi: Assolutamente sì! I famosi millesimi condominiali fanno parte integrante degli acquisto, le parti comuni di un edificio vengono acquistate esattamente come l’appartamento. E’ necessaria quindi la verifica della regolarità documentale urbanistico-catastale anche della parte condominiale. La verifica di situazione che possano comportare esborsi futuri per interventi necessari sulle parti comuni (es. rimozione di amianto, lavori in corso di delibera, ecc.)

Paolo Leccese: Quando si sceglie un amministratore spesso si guarda solo il prezzo comparare i servizi che vengono forniti dall’amministratore senza quindi una vera e propria linea guida, una sorta di capitolato comparabile. Se il condominio aderisce a Condominio7Stelle questi parametri di confronto li ha già?

Giancarlo Savi: Sì, il protocollo prevede una serie di requisiti e caratteristiche premianti anche in capo alla figura dell’amministratore, quindi dà anche una linea guida nella scelta dell’amministratore da parte del condomino. Stiamo parlando di una professione in forte evoluzione che sicuramente non può più accontentarsi di svolgere il compitino da sei meno meno, limitarsi cioè a fare i bilanci, gestire i pagamenti dei fornitori e gli incassi dei condomini ma, deve contribuire, in maniera decisamente più importante, a valorizzare anche la proprietà dei singoli condomini attraverso il miglioramento della qualità complessiva del condominio. Questo è un il compito e la sfida che aspetta agli amministratori negli anni a venire.

Emiliano Cioffarelli: Come si gioca questa sinergia tra condomini e gli altri che sono che sono nell’ambito del condominio.

Giancarlo Savi: Partiamo dal coinvolgimento dei tecnici che riguarda anche una nuova figura che abbiamo introdotto, il certificatore di condominio, attraverso la formazione e l’abilitazione con un corso al Politecnico di Milano. Questo consente di dare un nuovo sbocco ad ingegneri ed architetti ad esempio. L’altro aspetto è ovviamente l’impatto su tutti quelli che sono i professionisti che ruotano all’interno di questo mondo, dall’amministratore del condominio stesso, agli agenti immobiliari, agli stessi periti valutativi. Perché? Perché avere uno strumento che fotografa in maniera molto più analitica e dettagliata le caratteristiche qualitative dell’abitabilità di un condominio è effettivamente un elemento imprescindibile dal punto di vista della identificazione del valore immobiliare della qualità immobiliare. Questo è quello che il nostro protocollo consente di ottenere, per cui tutti questi professionisti e soggetti potrebbero e dovrebbero avvalersi in maniera decisamente ampia e approfondita di questo strumento per poter lavorare in maniera molto più professionale e completa rispetto agli strumenti che oggi hanno a disposizione.

Emiliano Cioffarelli: Hai parlato ha parlato di controllo, pensiamo ai controlli che vengono eseguiti dagli enti competenti attuali penso all’ARPA all’ENEA all’Agenzia delle Entrate, anche sulla certificazione degli immobili sono previsti da un ente terzo oppure sono limitati al vostro controllo.

Giancarlo Savi: La nostra è una certificazione volontaria e quindi non rientra evidentemente in una obbligatorietà o in uno schema che possa essere riconducibile a quello di altre tipologie di certificazione. Noi lavoriamo nell’ambito della garanzia, da un lato legata all’attenzione che poniamo alla formazione dei professionisti che esercitano questo tipo di attività, dall’altro lato, vista la stretta collaborazione con il Politecnico di Milano, nel poter identificare costantemente gli ambiti di miglioramento di questa certificazione. Abbiamo comunque previsto un doppio livello di controllo introducendo una figura junior e una figura senior che fa parte appunto dello schema dei professionisti dei quali ci avvaliamo proprio per poter garantire questa attenzione e questa rispondenza del protocollo e delle risultanze del protocollo rispetto alla realtà dei fatti. Teniamo conto che il protocollo è sempre un percorso di inizio e di obiettivi per cui non non è mai un punto di arrivo, l’assegnazione delle stelle è un punto di partenza che poi consente, avendo appunto a disposizione uno strumento di misura, al condominio di poter intraprendere un percorso di miglioramento del proprio stato di salute generale.

Paolo Leccese: Finalmente si riesce a parlare di condominio come fosse un’azienda con tutti i requisiti di qualità che sono previsti in un’azienda dove i protagonisti dell’azienda devono avere dei requisiti per rivestire delle cariche, dove l’azienda stessa ha delle responsabilità nei confronti dei soci. Chi guida l’azienda deve essere una persona di fiducia dei soci. Ci deve essere un consiglio che coadiuva il rappresentante dell’azienda e che finalmente può ragionare con una procedura chiara intellegibile e comparabile che giustamente può assegnare un rating al condominio con le stelle che identificano in maniera semplice, intuitiva ed inequivocabile le caratteristiche dell’immobile. Ecco perché dico finalmente Giancarlo Savi, grazie per essere stato con noi oggi..

Giancarlo Savi: Grazie mille. Grazie per l’invito

 

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