Giorgio Spaziani Testa: Sul “caro affitti” servono investimenti pubblici per istituire studentati che supportino le esigenze degli studenti senza puntare il dito sulle responsabilità dei proprietari privati.

Giorgio Spaziani Testa: Sul “caro affitti” servono investimenti pubblici per istituire studentati che supportino le esigenze degli studenti senza puntare il dito sulle responsabilità dei proprietari privati.

Il Presidente di Confedilizia, l’Avv. Giorgio Spaziani Testa, è intervenuto ai microfoni di Casa Italia Radio, nella rubrica Bricks and Music, condotta da Paolo Leccese.

Paolo Leccese: L’argomento di oggi è “il caro affitti” tema trattato da tutti i media in italia nelle utlime settimane, è con noi il Presidente di Confedilizia l’avvocato Giorgio Spaziani Testa a cui do il benvenuto e chiedo, qual è il punto di vista di Confedilizia in merito a questa situazione degli affitti in Italia?

Giorgio Spaziani Testa: Il punto di vista è quello di un’associazione che ritiene che non si debbano fare strumentalizzazioni. Il tema dell’affitto per gli studenti, così come per altre categorie di soggetti, pensiamo in primis ai lavoratori, a coloro che devono magari spostarsi per lavorare o ad altri soggetti, è un tema che va considerato tenuto sotto attenzione sempre però, quello che va fatto è creare esagerazioni e strumentalizzazioni. In effetti la circostanza che la protesta sia nata in aprile qualche sospetto lo desta. Di solito leggiamo, soprattutto sulle cronache locali, articoli sulla difficoltà a trovare casa o sui prezzi eccessivamente alti, nel mese di settembre. Comunque sia nata la cosa, l’importante è affrontare il tema non prendendo di mira qualcuno, come da qualche parte si fa, ma guardandolo sotto tutti i profili e, per quanto riguarda gli studenti, non si può non considerare le responsabilità pubbliche e quindi le necessità eventualmente di fare investimenti pubblici o pubblico-privati per studentati. Così come non si può non considerare il discorso della distribuzione delle università nel nostro Paese e una pressione particolare solo su alcune, bisogna chiedersi perché certi investimenti pubblici in un’università in alcuni luoghi poco frequentati siano stati investimenti giusti oppure chiedersi se la collocazione stessa delle università probabilmente non dovrebbe essere lì nelle zone centrali delle città. Insomma se si guardano le cose in questo modo si può ragionare se si dice invece che i proprietari sono speculatori, punto e basta, è un discorso che non può essere neanche affrontato.

Paolo Leccese: Il Governo propone un emendamento da 660 milioni, quali sono le intenzioni?

Giorgio Spaziani Testa: Sono relative alla realizzazione, ma non è ancora chiaro in quale modo, di alloggi per studenti attraverso un’iniziativa pubblica e qualche apertura, ma da capire meglio, anche a partenariati pubblico-privati, per contribuire a diminuire la pressione sul mercato privato, perché i privati, cioè i proprietari che poi spesso sono famiglie di piccoli risparmiatori, non possono essere caricati di responsabilità pubbliche, quindi non si può dire a un privato devi abbassare il tuo canone perché serve a uno studente o aun lavoratore. Bisogna agire con iniziative come quelle di cui abbiamo parlato prima oppure con sgravi fiscali particolari per incentivare certe attività.

Paolo Leccese: E la polemica che torna, anche questa ciclicamente, sulla questione degli affitti turistici?

Giorgio Spaziani Testa: Ma qui noi l’abbiamo detto e ridetto, ci sono questioni di principio legate evidentemente alla tutela del diritto di proprietà. L’esercizio del diritto di proprietà consiste, oltre che nell’abitare la casa di cui si è proprietari, anche nel metterla a disposizione di altri con le forme ritenute più consone, per un mese per due anni per cinque anni, per sempre, ognuno dovrebbe poter decidere. E’ chiaro ed evidente, nessuno lo nega, che in alcune limitate situazioni ci possano essere dei problemi, ma i primi problemi che vediamo noi sono degli stessi proprietari, per esempio nei condomini ci sono dei problemi ma i problemi si creano anche quando in un condominio c’è un un condomino proprietario che non si comporta in modo adeguato oppure c’è un ufficio con un viavai ma quelli sono sono discorsi privatistici. Quello che noi non accettiamo è che alcuni sindaci vogliono più affitti lunghi e meno affitti brevi ponendo in atto azioni che limitano gli affitti brevi, vietandoli o ponendo ostacoli. Noi riteniamo che sia sbagliato ma proviamo a metterci dalla loro parte e consigliamo di prediligere e privilegiare l’affitto lungo senza creare limitazioni sugli affitti brevi incentivando gli affitti lunghi senza vietare gli affitti brevi.

Paolo Leccese: Vorrei chiederle una dichiarazione in merito a quello che sta accadendo, in Emilia Romagna e nelle Marche, c’è un’emergenza casa, ci sono tantissimi sfollati il Governo propone delle soluzioni. Qual è il suo punto di vista.

Giorgio Spaziani Testa: Su ciò che si sarebbe potuto fare è difficile intervenire anche se io mi chiedo se per esempio degli enti che non vengono citati adeguatamente in questo periodo come i Consorzi di bonifica che riscuotono fior di tasse, abbiano lavorato nel modo giusto. Però non mi metto a fare l’esperto né di clima, né di meteorologia, né di eventi calamitosi. Segnalo che comunque quel tema c’è, che ci sono degli enti che dovrebbero curare il territorio e in altri casi abbiamo visto che non lo fanno o lo fanno per lo meno a sufficienza. E per il resto intanto colgo l’occasione per segnalare che stiamo come Confedilizia inserendoci fra i soggetti che cercheranno di dare una mano attraverso una sottoscrizione pubblica attraverso le nostre associazioni territoriali per far giungere risorse a chi ha bisogno. Dopodiché speriamo che si possano creare intanto delle normative che non spostino in avanti ma eliminino degli adempimenti fiscali, perché chi non ha più il suo negozio o addirittura la sua casa non gradisce che l’IMU la Tari o chissà quale altra imposta venga spostata di qualche mese ma gradirebbe che venisse eliminata del tutto. Poi questa potrebbe essere un’occasione per rivedere qualche normativa per snellire così i rapporti e le regole contrattuali della locazione come è stato fatto per altre calamità, per far sì che siano siano attivate nuovi rapporti.

Paolo Leccese: Tante imprese, tante industrie che in questo momento stanno soffrendo in quell’area e parlando di locazione le chiedo qual’è lo stato dei lavori rispetto al fatto che possa essere reintrodotta una cedolare secca sulle locazioni commerciali.

Giorgio Spaziani Testa: Questo l’abbiamo, come principio, ottenuto perché, è presente nel disegno di legge delega del Governo per la riforma fiscale che sta per iniziare il suo viaggio in Parlamento iniziando dalla Camera Camera presso la quale Commissione finanze, abbiamo due giorni fa svolto un’audizione parlamentare nella quale, fra l’altro, abbiamo dato apprezzamento a questa indicazione. Parlo di indicazione perché si tratta di una legge delega perchè poi bisognosa dei relativi decreti delegati però c’è il principio, c’è la previsione dell’introduzione di una cedolare secca per gli affitti commerciali. Noi in quell’occasione in Parlamento, qualche giorno fa, e comunque anche direttamente col viceministro dell’economia Maurizio Leo, abbiamo fatto presente che quando sarà attuata dovrà avere caratteristiche diverse da quella relativa agli affitti abitativi perché c’è la questione Istat, come sappiamo quella degli affitti abitativi è inibito per tutta la durata dell’opzione per la cedolare l’aggiornamento del canone se ciò fosse presente anche nella cedolare per le locazioni commerciali sarebbe particolarmente limitante perché parliamo di contratti lunghissimi, di fatto indefiniti. Quindi vedremo come andrà, ma apprezziamo e accogliamo il principio introdotto nella legge delega.

Paolo Leccese: L’ultima all’ultima domanda prima di lasciarla le chiedo di tornare sulla questione del catasto e della Commissione europea che ricomincia a parlare di riforma del catasto.

Giorgio Spaziani Testa: Intanto invito a leggere l’articolo da cui ho preso spunto per il mio tweet, a firma di Daniele Capezzone apparso su La Verità di oggi che mette in guardia su tanti aspetti anche futuri delle riforme in corso in Commissione europea. Ciò detto c’era ieri, nella periodica diffusione delle raccomandazioni specifiche, così si chiamano, della Commissione europea, l’ennesima richiesta all’Italia di procedere ad un aggiornamento del catasto al fine, scrive in quel documento la Commissione europea, di adeguare i valori catastali a quelli di mercato. Frase messa lì con un copia e incolla ennesimo che presuppone l’idea, esplicitata in altre occasioni non ieri, di aumentare la tassazione, perché non sa forse la Commissione europea che in molti casi il rapporto valori catastali mercato e invertito nel senso che è più alto quello quello catastale. Ma comunque, in altre occasioni ha scritto espressamente che la finalità è quella di aumentare le tasse sugli immobili quindi questo va rispedito al mittente finché si può e, finché ci sarà qualche Governo che riuscirà ad opporsi poi vedremo.

Paolo Leccese: La ringrazio per la disponibilità ed aver partecipato a questa rubrica. Buona giornata a Giorgio Spaziani Testa, Presidente di Confedilizia.

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